Vlahovic va KO: contro il Milan sarà rivoluzione in attacco, Thiago sorprende ancora

Le pause per le nazionali continuano, ma purtroppo prosegue anche la serie di infortuni che sta colpendo la Juventus. Questa volta è il turno di Dusan Vlahovic, costretto a lasciare il campo a due minuti dal termine di Serbia- Danimarca a causa di un dolore muscolare. La situazione preoccupa non solo per le sue condizioni fisiche, ma anche perché la sfida contro il Milan si avvicina rapidamente. L’attaccante serbo dovrà sottoporsi ad accertamenti per stabilire l’entità del problema e i tempi di recupero. La speranza è di poterlo rivedere in campo già sabato pomeriggio, ma considerando la natura dell’infortunio, le probabilità restano basse.

A complicare ulteriormente le cose, il sostituto naturale di Vlahovic, Arkadiusz Milik, è fermo da tempo a causa di un infortunio. Thiago Motta si trova quindi nella difficile posizione di dover pensare a nuove soluzioni per non lasciare scoperto il reparto offensivo in un momento cruciale della stagione. Le opzioni più plausibili per sostituire Vlahovic sembrano essere tre. La scelta più semplice e immediata è spostare al centro Timothy Weah, una soluzione già sperimentata in stagione con buoni risultati. La sua velocità e la capacità di adattarsi a ruoli diversi potrebbero offrire un’alternativa solida, almeno temporaneamente. Le altre due opzioni sono più rischiose ma intriganti: schierare al centro Yldiz o Mbangula. Entrambi giovani talenti, rappresentano scommesse che potrebbero sorprendere, ma anche mettere alla prova la loro esperienza e capacità di reggere la pressione in un momento delicato della stagione. Un’altra opzione potrebbe essere avanzare Koopmeiners, ma questa scelta richiederebbe di stravolgere il centrocampo, sacrificando equilibrio e solidità. Per questo motivo, l’idea appare troppo complessa da attuare. La decisione sarà cruciale per mantenere equilibrio e incisività in attacco, soprattutto in vista della sfida contro il Milan, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza.