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Porte chiuse per Juventus-Inter, ma i tifosi attuano l’iniziativa per spingere la squadra
Da Riccardo Martini
Febbraio 25, 2020
Juventus-Inter a porte chiuse. La situazione Coronavirus ha preso dimensioni inaspettate in Italia ed anche il mondo del calcio ha dovuto prendere delle precauzioni per evitare che questo virus si possa diffondere ancor più su larga scala, così dopo il rinvio di alcune partite della scorsa giornata di campionato, ecco che con molta probabilità la prossima si giocherà a porte chiuse, tra cui anche il big match Juventus-Inter.
Molte regioni del nord sono state coinvolte da questa emergenza, ma la Lega calcio non può permettersi di rinviare altre partite, a causa di un calendario fittissimo per le squadre italiane. Inoltre c’è da pensare anche all’Europeo 2020, quindi oltre il 24 maggio non possono essere disputati altri match. L’unica soluzione percorribile a questo punto è di giocare i match nelle regioni coinvolte dal Coronavirus a porte chiuse.
Decisione che però non sembra aver entusiasmato i migliaia di tifosi che già erano pronti a godersi il big match tra Juventus ed Inter di domenica prossima, sfida molto importante per la lotta scudetto che potrebbe dare una svolta considerevole al campionato. Sono per lo più i tifosi della Juventus che non sembrano aver accettato questa possibile soluzione, attendevano da tempo di poter assistere ad una partita di questo tipo, riaccogliere l’ex allenatore Conte allo Stadium, chiaramente non in maniera amichevole, ma a quanto pare tutto questo non sarà possibile.
Ciò però che sta emergendo al momento sui social, da parte del tifo bianconero, è che comunque c’è l’intenzione di recarsi all’Allianz Stadium, di posizionarsi al di fuori dello stadio e far sentire l’affetto ai calciatori bianconeri. Si verrebbe a questo punto a creare un bel caos che andrebbe contro le direttive mosse dai piani alti per evitare che il Coronavirus possa diffondersi ancor più rapidamente. La situazione è piuttosto complicata, ma la Lega calcio non ha assolutamente intenzione di fermare altre partite.
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Riccardo Martini