Non solo Nasi: anche Lippi e una donna tra i possibili successori di Agnelli
Da Enrico Cantone
Aprile 22, 2021
Nella giornata di ieri si è parlato tanto di Alessandro Nasi: il manager 46enne è tra i candidati principali nel caso in cui (probabilità, sottolineiamo, ancora piuttosto remota in questo momento) Andrea Agnelli dovesse decidere di lasciare la presidenza della Juve. Per conoscere meglio Nasi, vi consigliamo di leggere questo articolo.
Agnelli, d’altronde, attraversa il momento più complicato della sua presidenza: alle difficoltà finanziarie della Juventus, dovute in principal modo agli effetti devastanti della pandemia, si è aggiunto il fallimento del progetto SuperLega che quasi certamente avrà forti ripercussioni nei rapporti con la UEFA. Insomma, non è un caso che nelle ultime ore le voci su un addio di Andrea si stiano moltiplicando.
Come sottolinea oggi ‘La Gazzetta dello Sport’, il mese di maggio sarà decisivo su questo fronte. Molto dipenderà anche da John Elkann, cugino di Agnelli che di certo è stato coinvolto nella questione SuperLega. Il nipote dell’Avvocato è presidente e amministratore delegato di Exor che, vale la pena ricordarlo, detiene il 63,8% della Juventus.
Quali saranno le mosse di Elkann in caso di addio di Agnelli. Proprio la ‘Gazzetta’ oggi rilancia due possibili alternative a Nasi: la prima porta a Marcello Lippi. Si tratta ovviamente di una figura di spicco nella storia della Juventus e che accoglierebbe con grande orgoglio una proposta del genere. Lippi ripercorrerebbe quindi le orme di Boniperti, prima leggenda sul campo e poi Presidente della Juventus.
Una figura più interessante dal punto di vista diplomatico è Evelina Christillin. Per chi non la conoscesse, la Christillin – classe ’55 – è una nota dirigente molto vicina, da sempre, alla famiglia Agnelli. Fu decisiva, ad esempio, nell’assegnazione delle Olimpiadi Invernali del 2006 a Torino, mentre – restando nell’ambito sportivo – proprio di recente ha ottenuto la rielezione nel Consiglio Fifa. Insomma, una figura diplomatica, molto stimata anche all’interno dell’UEFA, e che potrebbe lentamente ricucire i rapporti con la massima organizzazione continentale.
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