Non era rivolto solo a Chiesa lo sfogo di Allegri: 7 minuti per comunicare il nuovo modulo

Allegri
La Juventus ancora non riesce a vincere in campionato, contro il Milan è stato fatto un primo tempo di grande aggressività e cattiveria, ma al momento delle sostituzioni la situazione è completamente cambiata, con il Milan che ha trovato il pareggio e stava rischiando addirittura di vincerla. A fine match Allegri ha ammesso le sue colpe, l’aver insomma sbagliato i cambi, ma non ha di certo velato il suo disappunto nei confronti dei giovani calciatori che sono subentrati dalla panchina.
L’allenatore toscano ha evidenziato come i calciatori debbano assolutamente capire che nella Juventus il pallone ha un peso nettamente differente, c’è bisogno di più cattiveria e soprattutto essere più responsabili. Un Allegri che ha fatto mea culpa, dicendo di aver sbagliato nuovamente i cambi, ma ciò deve far capire ai subentrati, Chiesa, Kean e Kulusevski, che il loro approccio alle partite deve essere totalmente diverso.
Non c’è ancora un feeling di buon livello con i più giovani e questo Allegri lo ha ben capito, visto come ad inizio match ha schierato una squadra che sfiorava i trent’anni. Questa Juventus è giovane, ma deve iniziare immediatamente a comprendere ciò che chiede l’allenatore, altrimenti la strada sarà in salita e più che dura.
Quando Allegri ha effettuato i cambi, per ben cinque minuti gli uomini in campo non avevano compreso il cambio di modulo, si era insomma passati al 4-3-3 e la squadra non lo aveva percepito. Un errore che non può dipendere esclusivamente dall’allenatore, la risposta dei calciatori in campo deve essere diversa, bisogna entrare immediatamente nell’ottica di Allegri, perché non è possibile continuare in questo modo. Il problema c’è ed è a questo punto anche piuttosto evidente, sono i giovani a dover entrare in campo con motivazioni differenti.