Motta non ha gerarchie fisse, Perin sarà titolare anche contro l’Inter?

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La Juventus si avvicina al derby d’Italia contro l’Inter con un dubbio interessante tra i pali. Mattia Perin, il portiere “di riserva” per molti, potrebbe guadagnarsi la riconferma da titolare, grazie a una serie di prestazioni solide e alla filosofia innovativa di Thiago Motta, che rifiuta il concetto di “vice” e cerca costantemente di premiare la motivazione e il momento di forma dei suoi giocatori.

Fin dall’inizio della stagione, Motta ha reso chiaro che le sue decisioni non sarebbero state influenzate dal calendario o dal principio classico di rotazioni “fredde” per preservare i titolari. Il tecnico juventino ha piuttosto scelto di premiare l’entusiasmo e la determinazione mostrata dai suoi uomini in campo, aprendo possibilità per tutti. Una strategia che ha già portato in campo giocatori come Fagioli e Cabal in momenti cruciali, dimostrando come anche le prestazioni individuali di una singola gara possano cambiare le gerarchie per la partita successiva.

Il diretto interessato, Mattia Perin, ha espresso la propria posizione chiaramente: “Mi sento un co-titolare”, ha dichiarato il portiere in conferenza stampa, alludendo all’importanza di sentirsi parte del progetto e non un semplice sostituto. Secondo Perin, la gestione equilibrata della rosa diventa fondamentale in una stagione con più di 60 partite in calendario. Perin ha giocato finora 300 minuti in stagione, ovvero poco più del 30% del tempo complessivo, mentre il titolare Di Gregorio ha accumulato quasi il doppio dei minuti, con 689 in otto presenze.

Nel recente incontro di Champions League, Perin ha confermato la sua affidabilità e qualità, guadagnando ulteriore fiducia non solo dai compagni di squadra, ma anche dallo stesso Motta. La possibilità di vedere Perin tra i pali a San Siro per il derby d’Italia non appare quindi così remota, specie alla luce del ragionamento meritocratico che Motta sembra voler seguire. Del resto, se c’è una regola che il tecnico sembra aver stabilito, è quella che premia il merito e la continuità di rendimento, anche a costo di sovvertire le aspettative della classica formazione tipo.

Thiago Motta, pur confermando Di Gregorio come prima scelta per la stagione, ha lasciato intendere che le sorprese non mancheranno, specialmente quando si tratterà di dare fiducia a chi si dimostra pronto al momento giusto. Questo approccio consente alla Juventus di avere sempre alternative solide senza perdere equilibrio e, di fatto, mantenendo alta la competitività e la coesione all’interno del gruppo.

L’idea di vedere Perin partire titolare contro l’Inter non sarebbe quindi una semplice provocazione tattica, ma un elemento che rafforza la visione dinamica della rosa juventina. Perin si prepara, consapevole della fiducia che Motta ripone nel gruppo, senza “vice” né gerarchie troppo rigide, ma solo giocatori motivati pronti a fare la differenza, indipendentemente dal ruolo o dalla presenza in campo.