Matuidi parla della rescissione e di Sarri: “Un uomo molto timido”
Da Enrico Cantone
Agosto 16, 2020
Dopo tre stagioni, è finita l’avventura di Blaise Matuidi alla Juventus. Il francese, campione del mondo con la sua nazionale nel 2018, ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava ai bianconeri ancora per un’altra stagione, accasandosi all’Inter Miami. Parliamo di un club di MLS che può contare anche sulla presenza di David Beckham tra i proprietari.
Matuidi ha rilasciato un’interessante intervista a ‘L’Equipe’ in cui ripercorre gli ultimi mesi in Italia e il rapporto altalenante con Maurizio Sarri. Prima, però, non ha nascosto che la scelta di giocare in MLS potrebbe essere una sorta di addio al calcio di alto livello: “Vado lì per giocare a calcio e non per fare il turista. Per me è stato bellissimo riscoprire il campo dopo essere stato positivo al coronavirus ma so che questa scelta potrebbe chiudermi le porte della Nazionale. Ho già parlato con Deschamps, sono realista ma rimango comunque a disposizione. Il più grande calciatore con cui abbia mai giocato? Ho avuto il privilegio di avere Neymar, Ibrahimovic, Mbappé, Griezmann come compagni di squadra ma scelgo Cristiano Ronaldo: è incredibile la sua dedizione al lavoro, vuole essere costantemente il più forte”.
Sulla rescissione con la Juventus: “L’Inter Miami mi contattò già a gennaio ma non avevo dubbi sul fatto di voler continuare con la Juve. E’ poi arrivato il coronavirus, il periodo in quarantena mi ha permesso di passare più tempo con la mia famiglia e di capire cosa sarebbe stato meglio per il futuro. A fine luglio da Miami si sono rifatti vivi e allora ho chiesto un incontro con la dirigenza della Juventus, chiedendo la rescissione. Pirlo? Non ho parlato con lui, non credo che in quei giorni ci fosse un cambio allenatore all’orizzonte”.
Poi il passaggio su Sarri: “Come allenatore è evidente come sia un tecnico che lavora moltissimo sulla parte tattica. Sul piano umano ho sempre pensato che fosse una persona molto timida, non ama andare incontro agli altri. Ma mi ha sorpreso e colpito durante la mia positività al Covid: mi chiamava tutti i giorni, in quel periodo ho scoperto l’uomo”.
Articolo precedente
Il casting per il nuovo numero 9 della Juve di Pirlo: chi sale e chi scende
Articolo successivo
Pirlo progetta la difesa a tre: violato il tabù di Sarri
Enrico Cantone