Lukaku è più vicino, Juve e Chelsea vedono l’accordo dopo l’ultimo rialzo dei “blues”
Da Enrico Cantone
Agosto 08, 2023
Juve e Chelsea hanno compiuto importanti passi in avanti nelle ultime ore per chiudere l’affare che dovrebbe portare Dusan Vlahovic a Londra e Romelu Lukaku in bianconero. Come ormai è noto da tempo, la Juve ha il “sì” del centravanti belga ma col Chelsea c’era ancora troppa differenza: per avere Vlahovic, i londinesi erano partiti da 20 milioni di euro più il cartellino di “Big Rom”, Giuntoli invece si aspettava un conguaglio attorno ai 50 milioni di euro.
Pian piano, le due parti si sono avvicinate e l’accordo sembra ormai ad un passo: il Chelsea sembra si sia spinto fino a 28 milioni di euro (bonus compresi), mentre la Juve ora pare si accontenterebbe anche di 35 milioni di euro (30+5 di bonus). Sembra palese che entrambi i club abbiano tutto l’interesse di chiudere in fretta l’affare, soprattutto il Chelsea che vuole salutare definitivamente Lukaku, spinto anche dal nuovo allenatore Pochettino.
Il belga continua ad allenarsi a parte, coi giocatori ai margini della prima squadra (tra cui anche Ziyech) e oggi è arrivato un nuovo indizio importante: il Chelsea ha assegnato i numeri di maglia per la prossima stagione e il nome di Lukaku non è presente.
Va ricordato che al di là delle considerazioni tecniche, la Juve spinge per il buon esito dell’affare considerati gli enormi benefici fiscali. Vlahovic vedrà il suo ingaggio passare da 7 a 12 milioni di euro come prevedono gli scatti automatici del suo contratto, mentre gli 8 milioni che dovrebbe percepire Lukaku in realtà sono accompagnati da diversi benefici fiscali. La Juve usufruirà dei vantaggi del decreto crescita sul lordo (50%) a patto che il belga resterà in Italia per le prossime due stagioni. Non solo: tali vantaggi potrebbero andare anche oltre il 2024 visto che Lukaku ha un figlio a carico ed è proprietario di un immobile nel nostro paese. A conti fatti, nei prossimi tre anni la Juve risparmierebbe 35 milioni di euro con Lukaku al posto di Vlahovic.
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Enrico Cantone