La versione di Dybala su Arrivabene: dall’accordo al fuori progetto

E’ il Dybala day a Roma, con una presentazione da vero re. Ma nella conferenza davanti ai giornalisti, la Joya è tornato a parlare di Juve e del suo addio.

Paulo ha raccontato la sua versione e in verità sembra aver tralasciato argomenti importanti.

Ha riassunto la vicenda in tre momenti salienti. A ottobre avrebbe dovuto firmare il contratto con la Juve. Poi la decisione di Arrivabene che gli chiese di aspettare febbraio.

E infine, la comunicazione di Arrivabene che la Juve aveva deciso di metterlo fuori dal progetto. Decisione da lui accettata senza problemi.

Per Dybala, dunque, non c’è stato nessun problema di accordo economico ma solo una scelta tecnica.

Ma in realtà Dybala ha dimenticato passaggi importanti. Innanzitutto col suo procuratore aveva chiesto 10 milioni a stagione e non intendeva scendere sotto questa cifra. Cifra che si è rivelata inadeguata alla realtà anche nel post Juve quando nessuna squadra lo ha cercato a queste condizioni.

Ricordiamo che ha firmato con la Roma per la metà. Poi tra ottobre e febbraio per l’ennesima volta, sfortunatamente, Dybala è rimasto quasi sempre fuori per infortunio e la Juve è uscita dalla Champions anche per sua mancanza.

Sempre a gennaio sembra che il suo procuratore vedendo le titubanze della Juve è andato a gettarsi nelle braccia di Marotta sempre alla ricerca dei 10 milioni di sogni.

Gesto che chiaramente non è piaciuto alla dirigenza bianconera.

Per cui è vero che con l’acquisto di Vlahovic la Juve ha potuto cambiare idea ma se Dybala avesse presentato richieste adeguate magari sarebbe a giocare col serbo.