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La Juventus ora deve sbrigarsi con il fratello di Thuram: la concorrenza sta per aumentare

Da Riccardo Martini

Giugno 24, 2024

La Juventus ora deve sbrigarsi con il fratello di Thuram: la concorrenza sta per aumentare

Mancano sei giorni alla scadenza del contratto di Rabiot e la situazione non sembra smuoversi, per questo la Juventus sta provando a trattare con il Nizza per il 23enne centrocampista Khephren Thuram. Il fratello di Marcus dell’Inter, come sottolineato quest’oggi da La Gazzetta dello Sport, sta diventando un obiettivo concreto dei bianconeri, visto come non sia così semplice il rinnovo di Rabiot.

C’è stata una sorta di accelerazione sull’affare, con il Nizza che chiede sui 25 milioni di euro, ma il giovane Thuram è in scadenza di contratto proprio a giugno 2025 e questo potrebbe essere un aspetto favorevole alla Juventus. Si potrebbe quindi abbassare il costo del cartellino, arrivando ad un massimo di 20 milioni di euro, con uno stipendio che non arriverebbe ai 2 milioni di euro.

Dal punto di vista economico il costo dell’operazione, in totale, non dovrebbe assolutamente superare le spese che toccherebbero alla Juventus nel mantenere Rabiot in rosa. L’aspetto però positivo è che Khephren Thuram potrebbe diventare un investimento importante, vista la sua età decisamente più bassa rispetto a quella di Rabiot. In futuro la Juventus potrebbe venderlo ad un prezzo molto elevato, chiaramente parliamo pur sempre di una scommessa.

Non si può sapere come il centrocampista nato a Reggio Emilia possa comportarsi nel campionato italiano, la speranza è che possa essere di grande impatto proprio come il fratello maggiore. Per ora c’è stato un avvicinamento importante da parte della Juventus per tale obiettivo, con Rabiot che invece si sta allontanando sempre più. Passare da una certezza ad una scommessa non è semplice, ma il calciomercato è anche questo.

C’è chi spera che Rabiot possa firmare il prolungamento del contratto e chi invece sogna una Juventus diversa, con un taglio netto nei confronti del passato e puntare su giovani promesse di qualità.

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