Italia seconda e agli spareggi? Incubo Svezia e minaccia Portogallo, ecco le possibili avversarie

mancini

Due eliminazioni di fila nella fase a gironi (2010 e 2014) poi la mancata qualificazione a Russia 2018, primo Mondiale senza l’Italia dopo 60 anni: dopo il successo del 2006, la nostra nazionale ha un rapporto decisamente complicato con la rassegna iridata e quanto sta accadendo quest’anno non fa che confermare questa tendenza.

Stasera gli azzurri sono impegnati nell’ultima partita del Gruppo C, in casa dell’Irlanda del Nord. C’è ansia, perché vincere a Belfast potrebbe non bastare per conquistare il primo posto del girone e, di conseguenza, la qualificazione ai Mondiali in Qatar del 2022. L’Italia deve vincere e farlo segnando molti gol, perché in classifica siamo a quota 15 con la Svizzera e la prima discriminante è la differenza reti generali: gli uomini di Mancini sono a +11, gli elvetici a +9. La Svizzera è impegnata in casa contro la debole Bulgaria e, nel caso in cui dovesse raggiungerci anche nella differenza reti, la spunterebbe per aver segnato più gol in trasferta negli scontri diretti (0-0 e 1-1). Insomma, tanto per fare un esempio: se l’Italia dovesse vincere solo 1-0 in Irlanda del Nord, ai rossocrociati basterà il 3-0 contro la Bulgaria per vincere il girone. E mandarci agli spareggi.

Ed è quasi superfluo che si comincerebbe a parlare di psicodramma Italia. Dopo la sconfitta nello spareggio con la Svezia che ci costò l’ultimo Mondiale, non osiamo davvero pensare con quale ansia gli azzurri approccerebbero i playoff che si disputeranno a marzo.

Non solo: ieri si sono chiusi alcuni gironi ed arrivano pessime notizie. Nel lotto delle seconde classificate ci sono già due avversarie da brividi: ancora la Svezia (sarebbe una sorta di incubo ricorrente) e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, battuto ieri dalla Serbia al 90′ e scavalcato così proprio in extremis.

C’è da sottolineare un aspetto: gli spareggi di marzo non avranno nulla a che vedere con quelli che si sono disputati nelle ultime edizioni delle qualificazioni mondiali. Non ci sarà più da affrontare una sola squadra in una sfida da andata e ritorno: verranno composti 3 mini-tabelloni da 4 squadre, con due teste di serie (l’Italia è praticamente certa che finirebbe tra le prime sei) che affronteranno due non teste di serie in semifinale, prima della “finalissima”. Semifinali e finali che, peraltro, si giocheranno in gara unica, aumentando quindi a dismisura il pathos. L’Italia, quindi, dovrà battere due avversarie per conquistarsi un posto al sole del Qatar.

12 squadre si giocheranno a marzo gli ultimi 3 posti disponibili per il Mondiale: le 10 seconde e le due migliori della Nations League. A dire il vero, il quadro è già piuttosto definito. Ai playoff è già certo che ci andranno le già citate Portogallo e Svezia, oltre a Scozia, Russia, Macedonia, Austria (che ci ha fatto penare negli ottavi degli Europei), Galles e Repubblica Ceca. Aggiungiamoci la Polonia che per vincere il proprio girone deve sperare in un’apocalittica sconfitta dell’Inghilterra contro San Marino. Gli ultimi tre nomi si decideranno tra stasera e domani: una tra Italia e Svizzera, una tra Finlandia e Ucraina, e una tra Turchia, Norvegia e Olanda. 

Insomma, squadre ostiche, tutte, che potrebbero rendere un autentico incubo il “rinascimento azzurro”: c’è da chiudere stasera il discorso, c’è da vincere bene in Irlanda del Nord, poco da girarci attorno.