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In 4 tra i titolari con la valigia pronta: non solo Alex Sandro nella lista
Da Riccardo Martini
Ottobre 18, 2022
La Juventus deve fare i conti con un problema alquanto importante e che potrebbe portare ad un’altra rivoluzione a giugno del 2023, quando molti calciatori si ritroveranno con il contratto in scadenza. Non parliamo però di calciatori qualsiasi che non hanno un peso per questa squadra, non sono seconde linee, ma titolari che Allegri considera attualmente fondamentali per la sua Juventus.
Ecco quindi che bisogna capire come muoversi in vista dei prossimi mesi, tenendo sempre sott’occhio il bilancio. I calciatori che hanno il contratto in scadenza sono Rabiot, Alex Sandro e Cuadrado, titolarissimi per Allegri, ma che pesano davvero tanto sul monte ingaggi. Quello che la società vuole cercare di fare è proprio alleggerire tale monte, ma sarà complicato riuscire a trattenere i calciatori appena menzionati ad un costo ridotto.
Non bisogna poi dimenticare nemmeno Bonucci, contratto in scadenza nel 2024, ma anche lui presenta uno stipendio piuttosto ricco. Sono nomi sui quali Allegri fa affidamento per la sua Juventus, ma si tratta anche di contratti difficili da poter rinnovare alle stesse cifre che percepiscono attualmente. Parliamo di 7 milioni per Rabiot, 6,5 milioni per Alex Sandro, 5 milioni per Cuadrado e 6,5 milioni per Bonucci.
Cifre attualmente che pesano davvero molto sul monte ingaggi totale e che la Juventus non sembra essere intenzionata a mantenere. Rabiot, pur essendo un punto fermo di Allegri, non resterà probabilmente alla Juventus, vista anche la sua richiesta di 10 milioni di ingaggio. Il rinnovo non sarà mai fatto a queste cifre e tra l’altro la storia passata di Dybala fa capire quali siano le intenzioni della società.
L’unico che potrebbe restare è Cuadrado che pur con ingaggio dimezzato rimarrebbe volentieri alla Juventus. Per Bonucci si potrebbe pensare invece ad una riduzione e spalmatura, ma bisogna capire se accetterà questa soluzione. Sono quindi tanti gli uomini chiave che rischiano di partire, una nuova rivoluzione sembra essere dietro l’angolo.
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Riccardo Martini