Graziani dà lezioni a Pirlo: il paragone impietoso per bocciarlo

E’ stata la volta di Cicciio Graziani  a sparare su Pirlo: lo ha paragonato a un neopatentato a cui viene affidata la guida della Ferrari. Peggio non si poteva dire per paragonarlo a uno sprovveduto nella guida della squadra Juventus. In realtà il paragone è fuori luogo perchè l’ex allenatore del Cervia non considera il passato e la persona di Andrea Pirlo. Stiamo parlando di un campione del mondo regista e allenatore in campo.

Pirlo, dunque, si è sempre distinto per essere un calciatore che legge il calcio e le partite. Poi, anche allenatori che si sono contraddistinti per le vittorie hanno fallito. Basti pensare a Sarri che a Napoli aveva portato un gioco veloce e spumeggiante mentre alla Juve è diventato stucchevole e poco efficace. Basti pensare ad Ancelotti dalla vetrina strapiena di trofei europei e che è stato addirittura esonerato per far posto al giovane Gattuso.

Ecco le parole di Graziani:

“Fossi in lui non so se mi sarei preso questa responsabilità, il rischio di bruciarsi è alto. Non si può dare una Ferrari in mano a un neopatentato, non è un mestiere che si inventa dall’oggi al domani. Questa amicizia e rapporto privilegiato con Agnelli non mi piace, ci saranno da condividere situazioni difficili anche con ex compagni, come verranno affrontati questi problemi?».”

Per Graziani anche il fatto di essere in buoni rapporti di amicizia con giocatori e Presidente sarenbbe negativo per chi dev’essere imparziale per il bene della squadra.