Conte: “Un giorno vincerò la Champions League!”

Potrebbero suonare benissimo alle orecchie dei tifosi bianconeri le parole di Antonio Conte, intervistato a Dubai dove riceverà l’ambito premio per il miglior allenatore del mondo, il “Globe Soccer Award”, mettendosi alle spalle due allenatori che nell’anno solare 2013 hanno fatto benissimo come Jurgen Klopp, che ha raggiunto la finale di Champions League col suo Borussia Dortmund, e Rafa Benitez, fresco vincitore dell’Europa League con il Chelsea e passato in estate alla corte napoletana di Aurelio De Laurentiis.

Tuttavia non si capisce se l’attuale allenatore bianconero sia convinto di vincere il più prestigioso trofeo europeo con la Juventus di oggi, vista soprattutto la bruciante eliminazione per mano del Galatasaray nell’ultimo turno del girone di Champions League. Queste le sue parole rilasciate a Dubai:

“Purtroppo, vincere la Champions con la Juve al momento non dipende tanto da noi, ma dalle altre. Perché ti accorgi che il Bayern Monaco, che l’anno scorso ha vinto tutto e che sta continuando a vincere quest’anno, l’anno scorso senza battere ciglio ha speso qualcosa come 60 milioni di euro”.

Ritorna quindi di attualità la questione budget, che vede da troppi anni i club italiani in profonda difficoltà, il che non ci permette di poter primeggiare a livello europeo:

“Dipende molto anche dalla crescita dal punto di vista economico che l’Italia riuscirà a fare per tornare a livelli competitivi, a quando c’ero anche io in campo, quando abbiamo fatto quattro finali europee consecutive, una di Coppa Uefa e tre di Champions League. Non darei in cambio nulla pur di vincere la Champions. Sono sicuro che in futuro la vincerò”.

L’allenatore bianconero cambia quindi argomento per fare una panoramica sulla situazione attuale della Juventus, che dovrà affrontare la Roma in quella che molti definiscono come la “sfida-scudetto”, tenendo bene a mente anche altri due obiettivi importanti per la stagione bianconera come la Coppa Italia e l’Europa League:

“C’è amarezza per l’eliminazione in Champions, per una gara che non è stata giocata. Ma dopo due anni in cui la Juve è cresciuta moltissimo, adesso deve avere anche l’obiettivo di primeggiare in campo internazionale. Ora abbiamo tre traguardi: lo scudetto, l’Europa League e la Coppa Italia. Dobbiamo provare a vincerli tutti e tre. E io non scelgo. Futuro tra un anno? Non importa nulla. In questo momento, ho solo la Juve in testa”.