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Col Sassuolo c’è la seconda conferma: bisogna puntare sul 4-3-3 e tagliare dei rami secchi

Da Enrico Cantone

Febbraio 11, 2022

Col Sassuolo c’è la seconda conferma: bisogna puntare sul 4-3-3 e tagliare dei rami secchi

Col Verona si era avuto il primo riscontro pratico, col Sassuolo è arrivata la conferma di quanto già dicevamo la scorsa settimana: con gli arrivi di Vlahovic e Zakaria la Juventus ha probabilmente trovato la sua strada maestra in quanto a disposizione tattica. Per gli uomini che Allegri ha in rosa, il 4-3-3 sembra davvero l’unica via percorribile. Se fino a qualche giorno fa erano solo opinioni, dati empirici, dopo le due partite disputate allo Stadium sappiamo ora che la Juve può avere un’identità precisa.

Ieri, col Sassuolo, non è stata una partita semplice, soprattutto nel primo tempo: pressione alta degli emiliani, palleggio e capacità di manovrare dal basso hanno messo in grave difficoltà il 4-4-2 con cui Allegri si era presentato alla sfida di Coppa Italia.

I due nuovi acquisti, Vlahovic e Zakaria, erano in campo dal primo minuto: il serbo a far coppia con Dybala (a proposito, l’intesa cresce a vista d’occhio), lo svizzero a comporre una mediana con Arthur che non ha soddisfatto per nulla. Nessuno dei due è probabilmente adatto ad un centrocampo a due, le difficoltà del brasiliano sono state evidenti, la prova è diventata a tratti imbarazzante.

I cambi, però, hanno ribaltato lo scenario. Morata ha preso il posto di De Sciglio, con Cuadrado arretrato terzino, Locatelli ha sostituito Zakaria che sembra molto più a suo agio nel ruolo di mezz’ala, con doti enormi di recupero palloni e di inserimenti. La Juve è tornata padrona del match e l’ingresso di Rabiot per lo spento Arthur ha fatto il resto.

Si è passati al 4-3-3: Morata ha già dimostrato di potersi sacrificare a sinistra senza perdere di pericolosità in fase offensiva, i tre avanti sembravano poter creare azioni pericolose in qualsiasi momento. A centrocampo, Allegri ha sistemato tutto schierando un vero regista come Locatelli, affiancato da Rabiot e il sempre pericoloso McKennie. Un 4-3-3 “logico”, quasi inevitabile: è così che la Juve ha passato il turno di Coppa Italia, è così che i bianconeri proveranno a chiudere la stagione rincorrendo le posizioni più prestigiose della classifica.

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