Lautaro Martinez
Chiarimenti da DAZN in merito al presunto coro di Lautaro Martinez sulla Juventus
Da Riccardo Martini
Febbraio 07, 2024
Brucia ancora la sconfitta della Juventus a San Siro, soprattutto perché si poteva fare indubbiamente di più, affrontando con più coraggio l’Inter. Chi invece continua a sorridere è chiaramente la squadra di Inzaghi, con i calciatori che hanno evidenziato tutta la loro gioia nel post partita intonando cori insieme alla loro curva. Come spulciato però dalle immagini di DAZN c’è stato un siparietto alquanto curioso che ha riguardato il capitano dell’Inter.
Infatti mentre la curva dell’Inter intonava il solito coro “chi non salta bianconero è”, le parole di Lautaro Martinez erano diverse. Se insomma i suoi compagni hanno iniziato a saltare proprio cantando quella frase, l’attaccante argentino ha deciso di cambiare colori ed ha intonato “chi non salta rossonero è”. Un aneddoto alquanto particolare visto come il Milan non sia così attaccato all’Inter in classifica, ma evidentemente il Toro non pensa che la Juventus possa impensierirli più di tanto, snobbandola anche nei consueti sfottò.
Ovviamente solo Lautaro Martinez sa del perché abbia deciso di fare un coro contro i rossoneri dopo il match vinto in casa contro la Juventus, ma è un atteggiamento che lascia a diverse interpretazioni. D’altronde, proprio come dimostrato dalle immagini di bordo campo di DAZN, Lautaro ha sempre cercato di sfidare i bianconeri in campo, provocando più volte soprattutto Vlahovic, suo avversario nei calci piazzati.
Probabilmente sente di aver vinto già uno scudetto e gli brucia ancora tanto quello perso proprio contro i rossoneri due anni fa. Una ferita che è rimasta aperta nel cuore del capitano dell’Inter, tanto da non temere la Juventus, che insegue al secondo posto. Il Milan non è assolutamente fuori dai giochi, il campionato può nascondere insidie pericolose e questo l’Inter lo sa benissimo, ma non bisogna di certo dare per spacciata la Juventus. Gli scontri diretti sono favorevoli ai nerazzurri, ma c’è ancora tanto da giocare.
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Riccardo Martini
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