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Altro che Adani: Repice su di giri con Messi e dopo la gaffe è costretto a chiedere scusa sui social

Da Enrico Cantone

Novembre 28, 2022

Altro che Adani: Repice su di giri con Messi e dopo la gaffe è costretto a chiedere scusa sui social

Sono tante le polemiche che in questi giorni stanno accompagnando le telecronache delle cosiddette “seconde voci” Rai per le partite dei Mondiali in Qatar. Abbiamo così assistito alle esagerazioni di Stramaccioni e ai soliti teatrini di Lele Adani, divenuto ormai schiavo del suo stesso personaggio.

Duole osservare che, purtroppo, nel calcio urlato e spettacolarizzato ad ogni costo è finito anche Francesco Repice. Il radiocronista, spesso elogiato anche su queste pagine per la sua capacità di coinvolgere gli ascoltatori, è davvero andato oltre durante Argentina-Messico, finendo per essere protagonista di un’incredibile gaffe. Lo stesso Repice ha poi anche chiesto scusa sui suoi profili social.

Già il racconto dell’1-0 di Messi era apparso davvero troppo concitato. Ok, il gol è importante per l’Argentina, ma Repice ha un tantino esagerato, anche nelle urla: “Il Diez scaraventa il pallone in rete nella porta di Ochoa con una precisione e una violenza che arrivano da un altro mondo, quello abitato da un altro numero 10 il più grande di tutti. L’ha spedita alle spalle di Ochoa, Leo Messi l’ha buttata in porta, 1-0 Argentina”.

Ma non è tutto: sul finire della partita è arrivato anche il bel gol di Enzo Fernandez a sigillare la vittoria dell’albiceleste. Peccato che il talento del Benfica è diventato per ben due volte…Enzo Ferrari. Repice ha sì raccontato con passione la partita ma francamente errori di questo tipo sono difficili da comprendere per un professionista di questo livello.

Il giornalista della Rai si è poi scusato così: “Questa radiocronaca mi ha stravolto. Sono letteralmente stravolto, devo chiedere scusa a tutti. Enzo Ferrari non c’entrava nulla con la partita, è Enzo Fernandez. Ma queste sono quelle cose che scappano. Chiedo umilmente scusa, non si ripeterà più. Questa partita mi ha ammazzato, mi ha disintegrato psicologicamente. Poi per fortuna qualcuno ci ha pensato. E io voglio sognare che quel qualcuno abbia un nome e un cognome, oltre a quello di Leo Messi. Perché noi che viviamo il pallone lo sogniamo così, e sogniamo notti come queste. Mi scuso con tutti, con Enzo Fernandez e con Enzo Ferrari, che è lassù in cielo. Giuro che stavolta ho sofferto tanto”.

Probabilmente sarebbe bastata una radiocronaca più sobria per evitare una gaffe di questo tipo.

Clicca qui per ascoltare la radiocronaca di Argentina-Messico di Francesco Repice

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