Allegri sotto accusa spiega il suo gioco: E finitela di dire caz**te su di me

La Juve ha pareggiato contro il Nantes, non certo una testa di serie, anzi la tredicesima in classifica del campionato francese. E naturalmente sul banco deli imputati è risalito Allegri. L’accusa è quella di aver fermato la squadra dopo l’uno  azero magari cercando di addormentare la gara ed eventualmente di sfruttare qualche occasione.

Ma Allegri nervosissimo ieri sera nel post partita ha rispedito al mittente le accuse. Ha spiegato che si tratta solo di chiacchiere e che i giornalisti dovrebbero smetterla di raccontare su di lui la caz**ta del corto muso.

Allegri ha spiegato che le sue squadre hanno la miglior difesa ma anche il secondo miglior attacco ogni anno. I numeri parlano e dicono la verità.

Lui non vuole una squadra che si ferma ma è successo e la Juve, a suo dire, ha preso un contropiede evitabilissimo, anche solo con un fallo. Fallo che chiaramente avrebbe dovuto fare l’inconsistente Paredes.

Poi Allegri è tornato sull’episodio del mancato rigore evitando di speculare. Piuttosto si è detto arrabbiato per le palle sprecate in attacco. In effetti ci sono stati due legni e un’occasione di Danilo.

Ma Allegri ha anche ricordato la mancata seconda ammonizione che l’arbitro in maniera scientifica ha evitato di tirar fuori nonostante un fallo da dietro in corsa su Vlahovic.

Per il resto la Juve è scesa in campo con Chiesa, Vlahovic, Di Maria ma per qualcuno ad esempio proprio Chiesa dovrebbe tornare  a destra dove con Pirlo aveva espresso tutte le sue potenzialità  A sinistra è molto più limitato.

E questa sorta i 3 4 3 non sembra portare a schiacciare l’avversario ma piuttosto a subirlo, forse per una mentalità volta prevalentemente a difendere. Emblematico Vlahovic spesso posizionato prima della linea di centrocampo a combattere per recuperare palloni poi da smistare a chi davanti a lui?