Maifredi rifiuta il paragone con Motta: non c’entro niente con lui

motta

Dopo le ultime cadute rovinose della Juventus ecco tornare alla mente dei tifosi bianconeri le pagine più nere della storia della Vecchia Signora.

Così da più parti ecco il paragone con il campionato guidato dall’allenatore Maifredi, altra annata disastrosa.

Ma è stato proprio Maifredi a rimandare al mittente il paragone. A suo dire l’annata di Motta non c’entra niente con lui e spiega il perchè. Maifredi ha ricordato di non avere una rosa di 30 giocatori ma di 14 e di qualche giovane.

Ha spiegato che doveva lottare contro l’inter dei tedeschi, il Milan degli olandesi e il Napoli di Maradona. Inoltre, ha spiegato di aver gettato la spugna per una gara persa in fin dei conti per un penalty.

Maifredi ha spiegato che lui avrebbe avuto bisogno di più tempo e che gli era stato promesso di poter giocare un’annata di transizione. Ma alla Juve non è possibile non vincere.

Così ha anche spiegato che Motta credeva di poter rifare alla Juve la fotocopia di ciò che aveva fatto a Bologna.

Ma qui non c’è tempo e bisogna subito raccogliere i frutti non dopo anni. Ora Motta è avvertito e deve cercare a questo punto di non passare alla storia come l’allenatore che ha fatto peggio di tutti.