Spiegata la differenza tra Di Gregorio a Udine e Sommer a Firenze

Sui social girano tanti post che paragonano l’intervento di ieri a Udine da parte di Di Gregorio, che secondo qualcuno avrebbe dovuto portare all’assegnazione di un calcio di rigore a favore dell’Udinese, rispetto a quello di Sommer effettivamente sanzionato in casa della Fiorentina durante la scorsa stagione. Esattamente una settimana prima rispetto allo scontro diretto di febbraio tra Inter e Juventus. Tante cose da chiarire sotto questo punto di vista.

Nel dettaglio, è interessante soffermarsi in primis sul modo in cui Marelli aveva analizzato a suo tempo l’imprudenza dell’uscita di Sommer, il quale con lo slancio del suo movimento aveva finito per colpire Nzola in pieno volto: “L’episodio è l’imprudenza, il portiere deve stare attento a come usa le mani. Sicuramente non controlla le mani ed è da giallo e rigore perché è un pugno ma è un fallo involontario, ma è un giallo per imprudenza e non rosso“.

Allo stesso tempo, Marelli ieri si è soffermato sul caso di Di Gregorio, spiegando a tutti per quale motivo non fosse calcio di rigore: “Lo scontro tra Payero e Di Gregorio? Dobbiamo notare un particolare importantissimo, fondamentale di questa dinamica: entrambi i giocatori si muovono verso il pallone, pertanto vanno in movimenti contrari a quello degli avversari. Payero tocca il pallone, dopodichè c’è un contatto di gioco, uno scontro di gioco come ce ne sono tanti, non c’è nulla di punibile“.

Tutti dovrebbero capire una volta per tutte che nel calcio gli episodi non siano mai identici tra loro e che anche piccoli dettagli possono portare a valutazioni differenti degli arbitri. Tra l’altro, andando a rianalizzare la partita tra Fiorentina ed Inter è emerso che l’unico vero errore dell’arbitro fu un mancato rigore ai viola nel primo tempo per evidente trattenuta di Bastoni nei confronti di un avversario.