Guardiola a Cuneo parla delle voci sulla Juve e confronta Allegri con De Zerbi
Da Enrico Cantone
Ottobre 09, 2023
Pep Guardiola, l’acclamato allenatore del Manchester City e fresco vincitore della Champions League per la terza volta in carriera, è stato l’ospite d’onore oggi a Cuneo nell’ambito dell’evento “Dialoghi sul talento con Pep Guardiola”. L’evento, organizzato dalla Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus, Fondazione Guardiola Sala, e con il supporto di Collisioni, ha attirato l’attenzione di 3.500 studenti entusiasti.
Una delle domande che ha attirato l’attenzione è stata quella sul presunto contatto con la Juventus in passato. Guardiola ha risposto con chiarezza, smentendo le voci che circolavano qualche estate fa: “La Juve non mi ha mai cercato. Certo è che l’Italia mi piace tanto, vengo spesso in vacanza e si mangia davvero bene…”.
Guardiola ha poi affrontato il tema del talento nel calcio italiano, sottolineando che il talento esiste ovunque e dando un esempio personale: “Il più grande talento con cui ho giocato? Non ho dubbi, Roberto Baggio. Se posso dare un consiglio ai giovani dico che per sviluppare il talento non bisogna restare a casa con Instagram o Twitter. Così è impossibile. Il talento può svilupparsi esercitandosi, sbagliando, provando. Se ti piace il calcio allora devi giocare molto”.
Nel dibattito, Guardiola non ha tralasciato il confronto tra “giochisti” e “risultatisti”, due approcci al calcio contrapposti. Ha utilizzato gli allenatori Allegri e De Zerbi come esempio, affermando che entrambi desiderano la vittoria, ma seguono metodi diversi: “Credete che uno voglia vincere e l’altro no? Non ho mai visto un tecnico che non vuole vincere o uno che non vuole giocare bene. Semplicemente ognuno crede che il proprio metodo sia quello migliore per arrivare alla vittoria”.
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