Rabiot polemizza sul Pallone d’Oro: “Ho visto la lista dei 30 finalisti, non è logico che io non ci sia”

La crescita negli ultimi due anni di Adrien Rabiot è stata evidente. Allegri ne ha fatto il perno della sua Juventus, l’ex PSG ha così pian piano ricoperto un ruolo sempre più importante anche in Nazionale. Oggi la Francia di Deschamps non può fare più a meno del centrocampista bianconero, autore lo scorso anno di 11 reti. Rabiot oggi si è preso la copertina de ‘L’Equipe’, è stato protagonista di una lunga intervista nella quale, ovviamente, non sono mancati i riferimenti alla Juve.

Rabiot, in particolare, parla anche del rinnovo arrivato dopo una lunga trattativa: “La decisione di restare a Torino è stata presa pensando anche all’Europeo. Sarebbe stato rischioso cambiare ad un anno da una competizione così important e così ho rinnovato di un altro anno. In Italia sono migliorato tatticamente, nella lettura del gioco, nella costruzione. Alcune volte ho l’impressione di sapere già dove sono i miei compagni ed è una cosa molto buona. Più gol? Ne ho fatti 11 la scorsa stagione ma è vero, Allegri me ne chiede di più”.

Rabiot si è poi confermato un “antidivo”, svelando diversi particolari: “Non voglio contratti con fornitori tecnici, quando non mi alleno voglio riposare e non voglio posare per gli sponsor. E poi voglio avere libertà di cambiare, ad esempio le scarpette che ho usato nell’ultima partita con la Juve me le aveva regalte mio fratello. Guadagno già tanto, non ho bisogno di più soldi. Senza coppe quest’anno alla Juve? Sin dai tempi del PSG vedo il calcio come una passione, gli allenamenti mi servono per migliorare come giocatore, come persona e collettivamente. Quest’anno ne approfitterò visto che non giocheremo ogni 3 giorni. A chi mi ispiro? Gerrard era un vero giocatore box to box ma mi ha ispirato anche Thiago Motta per la sua tecnica e per la sua leadership”.

Rabiot ha anche polemizzato col Pallone d’Oro. La scorsa settimana è stata pubblicata la lista dei 30 finalista, il nome del francese non era presente: “Quando l’ho letta non sono rimasto indifferente, ho pensato che ho disputato una stagione importante sul piano individuale e vedendo altri giocatori che sono lì non lo vedevo logico. Spesso chi decide non guarda a tutta la stagione ma soltanto ad un paio di partite in Champions League”.