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Il passo indietro di Santoriello sul processo alla Juventus spiega tante cose

Da Riccardo Martini

Febbraio 09, 2023

Il passo indietro di Santoriello sul processo alla Juventus spiega tante cose

Potrebbero esserci dei cambiamenti sul caso Santoriello, almeno secondo quanto riportato quest’oggi dalla Gazzetta dello Sport. Il pm che si è occupato della sentenza che ha inflitto i 15 punti di penalizzazione alla Juventus, pezzo importante dell’inchiesta Prisma, è al centro del calderone mediatico per alcune sue frasi di odio pronunciate nel 2019 contro la Juventus.

Santoriello non ha mai nascosto la sua antipatia sportiva nei confronti dei colori bianconeri, ma ovviamente ricopre un ruolo importante in vista dell’udienza preliminare che deciderà sul rinvio a giudizio della Juventus e dei 12 ex dirigenti bianconeri, tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli ed avrà luogo il prossimo 27 marzo. Quest’oggi la Gazzetta dello Sport riporta come possa esserci un’astensione da parte di Santoriello nell’esercitare l’azione penale durante l’udienza preliminare.

In realtà la Procura della Repubblica di Torino non ha mai avuto alcun dubbio sull’onesta professionale di Santoriello, le sue parole non hanno in alcun modo minato la correttezza del suo lavoro. Non ci saranno infatti provvedimenti di alcun tipo per il pm, ma chiaramente quest’attenzione mediatica potrebbe aver cambiato qualcosa in Santoriello che, pur esprimendo una certa tranquillità, potrebbe non presentarsi durante l’udienza preliminare e questo sarebbe visto anche come un segno di debolezza da parte dell’accusa.

A tal proposito però, la sua assenza, non comporterebbe comunque una diminutio nelle ragioni dell’accusa, garantite dagli altri due Pm, l’aggiunto Marco Gianoglio e Mario Bendoni. Si continuerà quindi sulla stessa strada da parte dei pm, mentre ciò che ancora non risulta essere chiaro è cosa farà la Juventus. Bisogna capire se sfrutterà questa situazione a proprio vantaggio, quindi introducendola nel fascicolo di difesa oppure dare un segnale di fiducia nei confronti della decisione del gup. Quello che chiede la società però è di essere giudicata in altre sedi, Milano o Roma e non a Torino per una questione di maggiore competenza per la questione dei reati in Borsa. Staremo a vedere.

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