Pjanic
Pjanic il più fischiato, il Barcellona ora è pronto a “regalarlo” alla Juve
Da Enrico Cantone
Agosto 09, 2021
Comincia ad essere decisamente pesante la situazione di Miralem Pjanic al Barcellona. Il bosniaco, inutilizzato da Koeman per tutta la seconda parte della scorsa stagione, è stato sonoramente fischiato ieri, al Johan Cruijff Stadium, durante la presentazione della rosa catalana. Non era, d’altronde, un giorno semplice: proprio ieri Leo Messi ha salutato il Barcellona, incapace di ratificare il rinnovo del contratto per aver superato ampiamente il tetto salariale imposto dalla Liga.
A finire nel mirino dei tifosi sono stati i giocatori fuori dal progetto tecnico, il cui ingaggio pesa enormemente sul bilancio blaugrana. Giocatori che avrebbero rifiutato la cessione nelle ultime settimane: Dembelé, Sergi Roberto, Umtiti, Coutinho e soprattutto Pjanic sono così diventati i “colpevoli” dell’addio di Messi. Surreale, ma è così.
In una situazione così confusa è pronta ad approfittarne la Juventus. I bianconeri sono alla ricerca di due registi, considerato anche che l’esperimento Ramsey ieri è miseramente fallito. Se la trattativa per Locatelli resta in stand-by, per Pjanic i fatti di ieri potrebbero regalare un’inattesa accelerata.
Agnelli, d’altronde, si è recato già sabato scorso a Barcellona, ufficialmente per fare il punto sulla questione Superlega. Scontato che si sia parlato anche di mercato e l’apertura del Barcellona per Pjanic è totale. Di più: i catalani sarebbero di fatto disposti a “regalare” il bosniaco.
Pjanic ha un contratto da 8.5 milioni di euro netti a stagione per i prossimi tre anni. Un’enormità che spiega la volontà chiara del club catalano di volersi disfare del calciatore. La Juventus ha chiesto (e probabilmente ottenuto) il prestito biennale gratuito: resta da discutere sul pagamento dell’ingaggio, visto che Cherubini vorrebbe un contributo dei blaugrana e che la Juventus non è intenzionata ad andare oltre i 4-4,5 milioni di euro per pagare lo stipendio del regista. Pjanic, insomma, probabilmente dovrà fare un passo indietro, un piccolo sacrificio dal punto di vista economico per tornare ad essere protagonista in campo. Ed evitare umiliazioni come quella di ieri, quando è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti dell’amichevole contro la sua ex squadra.
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Enrico Cantone