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3 motivi per credere a Cristiano Ronaldo alla Juventus e 3 motivi per non sognare
Da Riccardo Martini
Luglio 03, 2018
Quello che si è venuto a creare nel corso degli ultimi giorni sembra essere a tutti gli effetti un sogno, perché vedere Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus nella prossima stagione sembra essere un’ipotesi del tutto priva di fondamento. Tuttavia, in un calcio pazzo come quello attuale, oggi 3 luglio possiamo analizzare più da vicino almeno tre motivi che potrebbero indurre le parti in causa a concludere un affare che avrebbe davvero del clamoroso e che, a conti fatti, sposterebbe gli equilibri non solo in Serie A, ma anche in Champions League.
Andiamo con ordine ed esaminiamo i motivi che potrebbero indurre Cristiano Ronaldo e la Juventus ad avvicinarsi. In primis c’è la questione dell’ingaggio, che a detta di Tuttosport potrebbe essere coperto totalmente (o quasi) dagli sponsor. Un eventuale trasferimento, infatti, metterebbe in moto un’incredibile macchina commerciale per i bianconeri. Proprio a quest’ultimo trend possiamo rifarci con il secondo punto, visto che la Juventus potrebbe essere attratta dal veder crescere in modo incredibile il proprio marchio all’estero. Infine, il portoghese potrebbe trovare stimoli importanti in una squadra che da oltre 20 anni non vince una Champions League.
Quanto ai motivi per non crederci, Tuttosport parla di ingaggio oltre i 40 milioni pesantissimo anche con l’aiuto degli sponsor. A questo si aggiunge il fatto che il costo del cartellino, vista l’età di Cristiano Ronaldo, si rivelerebbe un investimento a perdere, contro la linea adottata dalla Juventus nel corso delle ultime stagioni. Infine, senza un colpo in entrata come Neymar, alla fine Florentino Perez dovrebbe accontentare le richiede del portoghese.
Inutile dire che, ad oggi, i motivi che inducono a non avere speranze siano superiori a quelli che hanno fatto sognare i tifosi della Juventus in questi giorni, ma da parte nostra resta la curiosità nell’osservare i movimenti della società bianconera nelle prossime settimane.
Riccardo Martini