Una burrascosa vicenda sta scuotendo l’UEFA, il massimo organo del calcio continentale, con le dimissioni di Zvonimir Boban dal ruolo di “Head of Football”. La decisione è stata annunciata attraverso una lettera d’addio che ha rivelato profondi dissidi con il presidente Aleksander Čeferin. Le motivazioni di questa controversia si intrecciano con modifiche allo statuto dell’UEFA e sollevano interrogativi sulla direzione futura dell’organizzazione.
Nella sua lettera di dimissioni, Boban ha espresso il suo rammarico ma ha sottolineato la necessità di prendere questa decisione per questioni di principio. Il dirigente croato ha evidenziato che la sua scelta è stata dettata dalla divergenza di opinioni con il presidente Čeferin, il quale sembra propenso a modificare lo statuto dell’UEFA per prolungare il proprio mandato.
Il punto centrale della disputa tra Boban e Čeferin sembra essere la possibile modifica dello statuto che consentirebbe al presidente attuale di superare il limite dei tre mandati presidenziali. Mentre Čeferin non si è ancora espresso pubblicamente su questa eventualità, Boban ha dichiarato di aver manifestato preoccupazioni e dissenso riguardo a questa proposta. Il dirigente croato ritiene che tale modifica possa andare contro i valori etici e morali che dovrebbero ispirare l’UEFA. Al momento, Čeferin non ha ancora ufficialmente dichiarato la sua intenzione di prolungare il mandato presidenziale oltre il limite stabilito dallo statuto. Tuttavia, Boban ha reso noto che il presidente non vede ostacoli legali o etici morali a questa eventualità e sembra deciso a perseguire la sua aspirazione.
La decisione di Boban di porre fine alla sua esperienza nell’UEFA riflette la sua coerenza con i principi morali che ha sempre difeso. Il dirigente croato ha già fatto un passo indietro nella sua carriera, richiamando il precedente con il Milan, quando decise di distanziarsi dalla dirigenza del club a causa di divergenze sulla gestione e direzione della squadra.