Kean pronto a salutare la Juve per la terza volta, andrà da Simeone?

Moise Kean è prossimo a salutare la Juventus per la terza volta nella sua carriera, questa volta con destinazione Spagna, all’Atletico Madrid. Dopo una breve parentesi da titolare nel girone d’andata, il rendimento di Kean ha lasciato a desiderare, con nessun gol segnato in campionato. La partita contro il Napoli dell’8 dicembre potrebbe dunque essere stata la sua ultima apparizione con la maglia bianconera.

La principale causa di questa possibile partenza è l’emergere del giovane talento turco, Yildiz, che ha nettamente superato Kean nelle gerarchie offensive di Allegri. Inoltre, la concorrenza di Vlahovic, Chiesa e Milik rende difficile per l’attaccante italiano trovare spazio in una stagione priva di competizioni europee e con l’Europeo all’orizzonte. Nonostante le proposte di prestito da parte di Monza e Fiorentina, la Juventus sembra orientata ad accettare l’offerta dell’Atletico Madrid.

L’Atletico Madrid, dal canto suo, è alla ricerca di rinforzi in attacco, con l’obiettivo di cedere uno tra Correa e Depay. Kean è stato individuato come l’elemento perfetto per completare l’attacco nella seconda metà della stagione. I “colchoneros” mirano a un prestito secco, e la Juventus sembra disposta ad accettare, soprattutto considerando che il contratto di Kean scadrà nel giugno 2025.

Questo segna il terzo capitolo della carriera internazionale di Kean, dopo un passato all’Everton in Premier League e un periodo positivo al PSG, dove ha segnato 17 gol in una singola stagione. La mossa verso l’Atletico Madrid potrebbe rivelarsi fondamentale per il rilancio del giocatore, che avrà così l’opportunità di dimostrare il proprio valore a Spalletti.

Da parte della Juventus, questa cessione potrebbe rappresentare un risparmio significativo sull’ingaggio annuale di Kean, stimato a 3.5 milioni di euro. Tuttavia, non sembra che la squadra stia cercando un sostituto in attacco, come confermato da Giuntoli poche ore fa: “Stiamo valutando le offerte per Kean, anche per il bene del ragazzo. Dovesse partire, non arriverà nessuno in attacco.”