E’ una notizia clamorosa quella che riporta oggi il quotidiano Beijing Youth Daily: Liu Jun, presidente della Chinese Super League, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. E’ l’ennesimo scandalo che riguarda il calcio cinese: solo pochi mesi fa è stato messo sotto accusa anche il presidente della Federazione, Chen Xuyuan, mentre tra marzo e aprile sono stati arrestati altri due dirigenti di alto livello, tutti per “gravi violazioni della legge”. Non solo: è stato coinvolto anche l’ex c.t. della Nazionale, Li Tie.
Il nome di Liu Jun fa ovviamente rumore anche a livello internazionale visto che si tratta di un dirigente strettamente legato, almeno in passato, al gruppo Suning, proprietario dell’Inter. Jun, ad esempio, è stato presidente del Jiangsu Suning, club che poi è scomparso l’anno scorso a causa dei gravi problemi finanziari della proprietà. Ma non è tutto: Liu Jun, anche se per poco tempo, è stato anche a.d. ad interim dell’Inter: accadde nel 2016, quando prese il posto di Bolingbroke, durante il passaggio delle quote societarie da Thohir al Suning Holdings Group.
Il crollo verticale del calcio in Cina continua inesorabile e, probabilmente, la notizia dell’arresto di Liu Jun era nell’aria: soltanto ieri i proprietari del club campione di Cina, il Wuhan Three Towns, avevano annunciato di essere disponibili a cedere le loro quote gratis, confermando allo stesso tempo di aver bloccato qualsiasi forma di finanziamento.