Davvero clamoroso quanto accaduto negli ultimi giorni all’Inter: i nerazzurri avevano di fatto chiuso l’acquisto di Lazar Samardzic, centrocampista classe 2002, dall’Udinese. Il serbo-tedesco aveva svolo anche le visite mediche, giovedì scorso, ma prima della firma del contratto è accaduto l’impensabile: il padre del centrocampista ha estromesso dall’affare l’agente Rafaela Pimenta, pretendendo più commissioni e un ingagggio più alto per il figlio. L’Inter è restata sugli accordi iniziali e, come anticipato oggi dalla ‘Gazzetta dello Sport’ e da altre fonti, il pessimismo che trapelava nel fine settimana è stato confermato: Samardzic è tornato ad Udine e, almeno per il momento, l’affare non si farà.
Come spesso in questi casi, si è pensato all’intromissione last-minute di qualche club interessato ad uno dei prospetti più interessanti del campionato. Si è parlato del West Ham, in procinto di vendere Paquetà, ma c’è chi comincia a sussurrare anche Napoli e, soprattutto, Juventus.
I bianconeri, in effetti, hanno seguito il calciatore a lungo e Giuntoli lo avrebbe voluto portare già a gennaio a Napoli. Si tratta di una ghiotta occasione di mercato considerato che sia dal punto di vista dell’ingaggio (siamo attorno ai 2 milioni di euro a stagione, è quella la nuova richiesta del padre) che da quello del cartellino, i costi sono ampiamente sostenibili. L’Inter, infatti, aveva chiuso con l’Udinese con una formula a dir poco conveniente: prestito annuale da 4 milioni di euro, riscatto a 16 milioni, 2 milioni di bonus e il cartellino del giovane Fabbian, valutato 4 milioni di euro.