Platini rivendica la Coppa dei Campioni all’Heysel: “Per me è stata una vittoria vera”

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Michel Platini e Marco Tardelli sono stati tra i protagonisti dell’ultima puntata de L’Avversario, programma prodotto da Rai Cultura e Stand by me in cui si ripercorrono le vite e le carriere di grandi calciatori tramite le loro parole e quelle di compagni ed avversari. La puntata dedicata a “Le Roi” ha offerto diversi spunti come facilmente prevedibile vista l’abilità dialettica del francese che non ha risparmiato tanti aneddoti sui suoi anni alla Juventus.

Platini ad esempio ha parlato dell’Avvocato e di Paolo Rossi: “Con Agnelli era un piacere parlare, spesso mi chiamava all’alba. Eravamo una famiglia. Paolo Rossi è stata la persone più semplice e tranquilla che ho conosciuto”. Il tre volte Pallone d’Oro ha poi parlato del suo arrivo in Italia: “I primi mesi sono stati complicati, dopo una partita col Genoa a dicembre mi dicevo che non sarei più tornato in Italia. Poi abbiamo cambiato stile di gioco e tutto è andato meglio”.

Platini ha poi parlato anche delle finali di Coppa dei Campioni che ha giocato con la Juventus: “La sconfitta con l’Amburgo nel 1983 è un grande rammarico, Trapattoni non mi diede ascolto, gli dissi che quella squadra l’avevamo battuta 5-0 l’anno prima…La vittoria all’Heysel? Non vorrei parlarne…ma per me fu una vittoria vera, non lo è stata per te, Marco? Fu una partita dura, di fronte avevamo un avversario fortissimo, il Liverpool, che giocò un grande incontro. E giocando sono convinto che salvammo tantissime vite”.

C’è poi spazio anche per il ritiro: “Avevo offerte dal Barcellona, dal Marsiglia, dall’Arabia, dalla Juve. Ma la verità è che non correvo più, me ne accorsi in una partita contro la Sampdoria: partii con 5 metri di vantaggio su un avversario in un’azione e dopo pochi secondi mi ritrovai 5 metri dietro. E i compagni di squadra mi passavano la palla sempre meno…”.